Workshop precongressuale a numero chiuso
Il workshop ha lo scopo di esplorare, grazie al confronto con due dei massimi neuroscienziati contemporanei, quali siano le implicazioni delle nuove scoperte e prospettive delle neuroscienze per i modelli di psicoterapia e per la pratica clinica.
Verrà favorita la massima interattività fra i partecipanti utilizzando la tecnica del fish bowl che consente a chiunque sia interessato di porre domande ed entrare in dialogo con i relatori.
Giovedì 2 ottobre, mattino
Vittorio Gallese sul tema ‘psicoterapia e neuroscienze’
Nei suoi molteplici lavori, a partire dalla scoperta dei neuroni mirror, Gallese ha esplorato le dimensioni della comunicazione umana nelle sue componenti empatiche, affettive, incarnate e intersoggettive. Il suo ultimo libro scritto con Massimo Ammaniti (La nascita dell’intersoggettività, 2014, Cortina) è un esempio dello sguardo e del dialogo interdisciplinare che sostiene lo sviluppo della psicoterapia contemporanea e che renderemo vivo nel workshop e nel convegno.
Giovedì 2 ottobre, pomeriggio
Antonio Damasio sul tema ‘il sé viene alla mente’
Il sé viene alla mente
Nel suo ultimo libro Antonio Damasio descrive il modo in cui il sé emerge dalla radice dell’esperienza sensoriale. Questo emergere del sè è corporeo e creativo, ed è allo stesso tempo il prodotto del processo che governa. La metafora usata da Damasio è quella di una orchestra che crea il proprio direttore non appena comincia l’esecuzione. Si tratta di una visione del sé che verrà esplorata nel workshop e che attraverserà tutto il convegno.
I posti per il workshop sono esauriti.
Costo:
100 euro entro il 31/12/2013
140 euro dopo il 31/12/2013
Antonio Damasio
A lungo la coscienza è stata sovrapposta a nozioni quali "spirito" o "anima", quasi che l'ultima parola sull'argomento spettasse di necessità alla filosofia o alla teologia. Da qualche tempo, tuttavia, i neuroscienziati hanno fatto della coscienza - che insieme alla natura profonda della materia e dello spaziotempo costituisce l'ultimo baluardo del sapere occidentale - uno dei loro oggetti di indagine prediletti: e si vanno profilando acquisizioni sorprendenti e controintuitive.
Fra i massimi neuroscienziati spicca Antonio Damasio, che nel suo ultimo libro approda a una sorta di summa della sua ricerca trentennale, dove i fondamenti di quella prospettiva antidualistica che lo ha reso celebre (si pensi al legame tra regioni cerebrali "arcaiche", come l'amigdala, e più recenti, come la corteccia prefrontale, nella genesi delle scelte morali e dei processi decisionali) sono integrati da nuove e complesse sequenze: quella sull'incidenza delle emozioni e dei sentimenti primordiali (il piacere e il dolore) come ponti connettivi tra il proto-sé e il sé; quella sul discrimine tra percezione e rappresentazione degli eventi interni ed esterni al nostro corpo come base biologica, unitamente alla memoria, nella costruzione dell'identità individuale; e in particolare frutto di una personalissima ricerca di unità ispirata alla rilettura di Spinoza.
Tratto dall'opera "Il sé viene alla mente - La costruzione del cervello cosciente".
A.Damasio, I.C.Blum (traduttore) - Adelphi 2012, collana Biblioteca scientifica